E' un "paradosso" che le Ong facciano
così tanti soccorsi di migranti in mare, circa 1/3, "quando non
ci sono mai stati così tanti mezzi pubblici dispiegati in mare
da Ue e Italia: una cosa abbastanza strana". A dirlo è Fabrice
Leggeri, direttore di Frontex,l'agenzia europea per le frontiere
responsabile dell'operazione Triton. La polemica sulle Ong
sfruttate dagli scafisti come 'taxi' va avanti da mesi. Il
direttore lancia accuse precise: "Attraverso le testimonianze di
migranti", ha detto ascoltato in Commissione Difesa al Senato,
si è riscontrato che "in alcuni casi gli scafisti danno telefoni
ai migranti con i numeri delle Ong". Non ha precisato a quali
Ong si riferisse. "Non siamo in mare per aiutare i trafficanti",
ha detto il presidente di 'Sea-Eye',Michael Buschheuer, presente
con un peschereccio nel Mediterraneo, "ma per salvare vite". E
Riccardo Gatti, capo operazione Mediterraneo di Proactiva
Openarms, mette in dubbio la veridicità delle testimonianze.
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