"Sono preoccupata per le mie
sorelline, ho paura facciano la mia stessa fine". Lo ha detto
alla polizia Rachida, la quindicenne di origini egiziane che il
Tribunale per i Minori di Torino ha affidato ad una comunità
perché promessa sposa dalla madre ad uno sconosciuto di dieci
anni più grande. "Aiutate anche loro, per favore", è la
richiesta della giovane agli agenti del Commissariato Barriera
di Milano.
A casa con la madre, che è stata segnalata alla Procura, sono
rimasti il fratello dodicenne e le sorelline di tre e sei anni.
Le indagini, coordinate dal pm Dionigi Tibone, continuano per
ricostruire la vicenda. L'uomo a cui la giovane avrebbe dovuto
andare in moglie, un commerciante egiziano, è ancora
irreperibile.
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