Per la telefonia fissa "il criterio
della fatturazione deve essere il mese", mentre per la telefonia
mobile la cadenza della fatturazione "non può essere inferiore
ai 28 giorni", come è già da diversi mesi. Lo prevede una
delibera dell'Autorità per le Comunicazioni, dopo che mesi fa le
compagnie telefoniche hanno accorciato le cadenze delle
ricariche dal mese alle quattro settimane sulle utenze mobili.
L'Autorità ha "ravvisato la necessità di garantire una tutela
effettiva degli utenti" avendo riscontrato problemi in termini
di trasparenza e comparabilità delle informazioni in merito ai
prezzi vigenti". L'Autorità ha dunque "individuato nel mese il
periodo temporale minimo per consentire all'utente di avere una
corretta e trasparente informazione sui consumi fatturati e un
tempo di invarianza nel rinnovo del presso offerto dagli
operatori". Questo per la telefonia fissa, per la mobile l'Agcom
"ha previsto che la cadenza non possa essere inferiore ai 28
giorni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA