Un nuovo allarme lanciato dalla
prima pagina dell'eurofilo Guardian sulla Brexit. Secondo una
sua analisi, gli esportatori britannici rischiano di perdere sei
miliardi di sterline l'anno (sette miliardi di euro) qualora il
governo di Theresa May non riesca a concludere i negoziati fra
Londra e Bruxelles con un accordo commerciale e si debba quindi
affidare alle regole del Wto. Per il giornale progressista
l'opzione ventilata dalla premier, secondo cui "nessun accordo è
meglio di un accordo cattivo", avrebbe gravi conseguenze sulle
aziende del Regno.
Intanto prosegue il dibattito alla Camera dei Lord sulla
legge destinata ad autorizzare il governo Tory a dare il la ai
negoziati formali di recesso dall'Ue e, come diversi giornali
del Regno sottolineano con fotonotizie in prima pagina, il tutto
avviene con l'insolita comparsa in aula della May, intenta a
"tenere d'occhio" i pari con la speranza che non venga ritardata
la sua tabella di marcia per l'addio a Bruxelles.
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