E' attesa per oggi, dopo 7 anni e
numerosi colpi di scena, l'ultima parola sulla morte di Sarah
Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. La
prima sezione penale della Cassazione è chiamata a decidere se
confermare o meno la sentenza di condanna all'ergastolo per la
zia Cosima Serrano e la cugina Sabrina Misseri. Madre e figlia
sono accusate di aver strangolato la ragazza, il cui corpo
sarebbe poi stato nascosto da Michele Misseri, marito e padre, a
sua volta condannato a otto anni per occultamento di cadavere,
ma che dopo aver cambiato versione innumerevoli volte, continua
ad autoaccusarsi dell'omicidio. Nel 2013 la corte d'Assise di
Taranto ha condannato Cosima e Sabrina all'ergastolo, verdetto
confermato nel 2015 in appello, con una sentenza in 1277 pagine,
depositata solo diversi mesi dopo. Nel processo scende in campo
lo studio del professor Franco Coppi, che difende Sabrina, e che
da anni sostiene l'innocenza delle due donne indicando in
Michele Misseri il colpevole.
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