"In un caso particolarmente delicato,
l'omicidio di Giulio Regeni", la procura distrettuale "operando
con rigore e intelligenza, consapevole della complessa
situazione internazionale in cui l'indagine si inserisce, ha
saputo ottenere significativi passi avanti nella cooperazione
con l'Egitto, rifiutando verità di comodo". Lo ha detto il
procuratore generale della Corte d'Appello di Roma, Giovanni
Salvi, intervenendo all'inaugurazione dell'anno giudiziario.
"Questo approccio professionale - ha aggiunto - e l'apertura
alla cooperazione da parte delle autorità egiziane lasciano ben
sperare per l'esito di verità cui tutti aspirano, nella certezza
della determinazione comuni delle istituzioni del Paese".
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