La Procura di Roma ha chiesto
l'archiviazione della posizione di Virginia Raggi nell'inchiesta
sui canili scaturita da una denuncia del Partito Animalista
Europeo. Nell'indagine, si è appreso, Raggi risulta indagata
per omissione in atti d'ufficio. Nell'esposto si accusava la
sindaca di "non aver dato corso al bando, già vinto e assegnato
con decorrenza 1 ottobre 2016, per la gestione dei canili
comunali di Roma". Per il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il
sostituto Alberto Pioletti, secondo quanto si è appreso, non
sussistono fatti penalmente rilevanti attribuibili alla sindaca
sulla gestione del caso. Nell'esposto, il Partito Animalista
Europeo aggiungeva che la sindaca "ha mantenuto rapporti
istituzionali con l'ex gestore privato Avcpp che da maggio 2016
occupa abusivamente le strutture comunali impedendo con la forza
fisica l'insediamento degli affidatari vincitori del bando
pubblico".
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