Storie "nelle quali credi, che non
abbiano paura di osare, soprattutto in un momento nel quale
invece si tende a volare basso pur di cercare di piacere". Sono
i progetti preferiti da Ennio Fantastichini, attore che in 40
anni di carriera ha regalato un'impressionante galleria di
personaggi capaci di lasciare il segno. E' così anche con il
direttore di prigione nella favola moderna La stoffa dei sogni
di Gianfranco Cabiddu, con Sergio Rubini, nelle sale da qualche
giorno.
''Mio padre ha fatto il partigiano e cerco di farlo anch'io
anche se con altre armi. La mia è una scelta di militanza
culturale'' spiega l'interprete di film come Porte aperte, Una
storia semplice, Ferie d'agosto e Mine Vaganti, vincitore, fra
gli altri di un Prix Fassbinder come miglior rivelazione agli
European Film Awards, 2 Nastri d'argento e un David di
Donatello. Tra le nuove sfide Una famiglia di Sebastiano Riso,
Re Lear diretto da Giorgio Barberio Corsetti e la nuova commedia
teatrale di Cristina Comencini.
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