"Benché il Tar del Lazio abbia
rigettato il nostro ricorso la sostanza del testo ingannevole
rimane. I nostri argomenti sono stati confermati dalla sentenza.
I magistrati del Tar non hanno dichiarato che il quesito
referendario è corretto ma solo che loro non possono farci
nulla". Lo affermano i senatori firmatari del ricorso Loredana
De Petris, capogruppo di SI, e Vito Crimi, M5S. "Il Tar -
proseguono i due senatori - scrive infatti molto chiaramente
nella sentenza che la maggioranza ha deciso di 'autoqualifcare'
la legge come 'costituzionale' invece che 'di revisione
costituzionale' come avrebbe dovuto fare. Si è trattato di una
scelta che la maggioranza ha fatto 'indipendentemente dal
contenuto effettivo e sostanziale' della legge stessa, violando
sia i diritti della minoranza che 'i princìpi che devono
presiedere l'esercizio del diritto di voto ,tra cui quelli di
libero convincimento', garantiti dalla L.352 del 1970 e
dall'art.138 della Costituzione di cui quella legge costituisce
attuazione".
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