Approda in Corte Costituzionale una
vicenda che coinvolge due donne, che durante la loro convivenza,
poi interrotta, hanno deciso di avere dei figli attraverso una
fecondazione eterologa. Dall'intervento di procreazione
eterologa, una delle due ha avuto 2 gemelli. E' seguita la
richiesta al tribunale per avere il riconoscimento dei figli,
che è stata respinta, poi la fine della relazione. Ora la donna
che non è madre biologica, ma 'genitore sociale', chiede di
poter continuare a frequentare i figli, invocando il superiore
interessi dei minori; l'altra si oppone. Ne è nato un
contenzioso arrivato alla Corte d'appello di Palermo e da qui
alla Corte Costituzionale. Alla Consulta si chiede di valutare
la legittimità della norma, l'articolo 337 ter del codice
civile, che pur stabilendo una serie di regole a tutela dei
bambini sull'obbligo di una frequentazione equilibrata e
continuativa di entrambi i genitori, non consente al giudice di
valutare le situazioni relative all'ex partner del genitore
biologico.
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