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Sorrentino, Papa non troppo inverosimile

Sorrentino, Papa non troppo inverosimile

Il Vaticano? Problema loro mio lavoro onesto e non provocatorio

VENEZIA, 03 settembre 2016, 18:33

Redazione ANSA

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Il marketing e il potere, il segreto del confessionale violato, il sogno in cui si invita alla masturbazione, ai matrimoni gay e all'essere felici in totale libertà, l'avversione per i turisti: Paolo Sorrentino, premio Oscar per La Grande Bellezza, abbraccia la sfida di una serie tv, The Young Pope (10 puntate -le prime due presentate a Venezia- su Sky Atlantic dal 21/10) mettendosi in gioco con un nuovo linguaggio e ambientando la sua nuova storia in Vaticano.
    "Le reazioni sono un problema del Vaticano, il mio lavoro affronta con onestà e curiosità, senza voglia di provocazioni, le contraddizioni e le difficoltà di quel mondo", chiarisce il regista. "Per me The Young Pope è un lungo film di 10 ore che tiene conto delle regole basilari delle serie ossia inizio e fine di ciascuna puntata e storie che non si possono rivelare.
    Scrivere per la tv non è stato traumatico, anzi ho potuto lavorare su una dilatazione dei tempi ampia".
   

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