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Filippine, dichiarato 'stato illegalità'

Filippine, dichiarato 'stato illegalità'

Duterte dopo attentato Davao, così possibile dispiegare soldati

DAVAO, 03 settembre 2016, 15:13

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha dichiarato lo "stato di illegalità" a livello nazionale dopo che i presunti estremisti di Abu Sayyaf hanno fatto esplodere una bomba in un mercato che ha ucciso 14 persone e ne ha ferite almeno 70 a Davao, sua città natale nel sud del Paese.
    Duterte, che ha visitato il luogo della strage, ha precisato che questo non è la legge marziale, ma consente il dispiegamento di soldati a sostegno della polizia nella creazione di posti di blocco e delle pattuglie. L'attacco è stato rivendicato dal portavoce di Abu Sayyaf, Abu Rami, ma il presidente ha precisato che si indaga su altri sospetti tra cui i trafficanti di droga che lui stesso ha preso di mira in una sanguinosa repressione.
    L'attacco è avvenuto mentre le forze filippine sono in stato di allerta dopo l'offensiva militare lanciata contro Abu Sayyaf nella provincia di Sulu. I militanti hanno minacciato di lanciare un attacco dopo che i soldati hanno ucciso più di 30 estremisti nell'offensiva.
   

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