"Caro estortore, volevo avvertirti di
risparmiare telefonate minacciose e spese per l'acquisto di
micce, bombe e proiettili, perché non siamo disponibili a dare
contributi e abbiamo chiesto la protezione della polizia. Ho
costruito questa fabbrica con le mie mani, lavoro da una vita e
non intendo chiudere". La presidente della Camera Laura Boldrini
riprende su Facebook le "coraggiose" parole, pubblicate nel
gennaio del 1991 su un quotidiano, dall'imprenditore palermitano
Libero Grassi. "Disse un no netto e deciso alla richiesta di
pagare il pizzo a Cosa Nostra. - ricorda Boldrini nel suo post -
Grazie alla sua denuncia gli estortori vennero individuati e
arrestati". Ma Libero fece di più. Contro la mafia propose
azioni collettive da parte degli imprenditori. Incoraggiò la
politica a curare la qualità del consenso per non avere una
cattiva democrazia. Pochi mesi dopo, il 29 agosto di 25 anni fa,
gli spararono". Dopo la scomparsa della moglie Pina, "oggi a
raccogliere il testimone dobbiamo essere tutti noi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA