La prima ministra britannica Theresa
May è convinta di poter mettere in moto il processo di uscita
del Regno Unito dall'Unione europea anche senza il voto della
Camera dei Comuni: è quanto affermano delle fonti a lei vicine,
citate dall'Independent, secondo le quali la sua opinione è
sostenuta e consigliata dagli avvocati del governo di Londra.
I consulenti legali, secondo le fonti, avrebbero fatto
presente a May che è nei suoi poteri esecutivi di primo ministro
di notificare a Bruxelles che il Regno Unito si appellerà
all'articolo 50 del Trattato di Lisbona per lasciare l'Unione.
Una volta notificato, Londra avrebbe tempo due anni per
negoziare le condizioni di uscita. Se non si pervenisse ad
alcuna condizione, i rapporti fra l'Ue e Londra verrebbero
regolati per 'default' dai trattati dell'Organizzazione mondiale
del Commercio (Wto).
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