"Ciao piccola, ho solo dato
una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie. Scusa se
siamo arrivati tardi, purtroppo avevi già smesso di respirare,
ma voglio che tu sappia da lassù che abbiamo fatto tutto il
possibile per tirarvi fuori da lì": inizia così la commovente
lettera scritta da uno dei soccorritori, probabilmente un vigile
del fuoco, che si è firmato "Andrea" con un cuoricino accanto, e
lasciata sulla bara di Giulia, la bambina di 11 anni morta sotto
le macerie a Pescara del Tronto. La sorella di Giulia, Giorgia,
di 4 anni, è stata invece estratta vive 16 ore dopo il sisma e
sembra che sia stata protetta nel crollo proprio dal corpo di
Giulia. "Quando tornerò a casa mia a L'Aquila saprò che c'è un
angelo che mi guarda dal cielo e di notte sarai una stella
luminosa. Ciao Giulia, anche se non mi hai conosciuto ti voglio
bene" conclude la lettera.
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