"Poiché la questione circa la
libertà, senza limitazioni, dell'ANPI di usufruire di spazi
all'interno delle Feste dell'Unità, appare sostanzialmente e
ragionevolmente risolta", "non sussistono motivi di sorta per
non accettare l'invito del Segretario del PD, Matteo Renzi" per
un confronto pubblico sul referendum. "Naturalmente, sede, data,
modalità di svolgimento e scelta del moderatore (o della
moderatrice) dovranno essere concordate". Lo si legge in una
nota dell'Anpi che sembra chiudere così la querelle estiva che
vede l'Associazione dei partigiani registrare "la ricezione
delle posizioni sostenute dalla nostra Associazione". L'Anpi
chiede però che siano garantite "paritarie condizioni di
imparzialità e linearità del dibattito. Se esso potrà essere
realizzato, appunto, con modalità concordate, come ci auguriamo,
rappresenterà anche una buona occasione per fornire un
significativo esempio di civile confronto sul merito,
dimostrando che anche su temi delicati si può democraticamente
confrontarsi".
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