I presidi non discriminino le donne nei
colloqui per la chiamata diretta, in particolare con domande su
figli o gravidanze. Interviene duramente il ministro
dell'Istruzione, Stefania Giannini, per bloccare subito i primi
"casi di discriminazione e umiliazione" segnalati dai sindacati
in quella che è una delle novità dell'anno, la chiamata diretta,
ovvero l'individuazione da parte dei dirigenti scolastici dei
docenti per competenze previste dalla Buona Scuola. "Se qualche
dirigente ha davvero chiesto alle docenti informazioni sui figli
e su possibili aspettative in caso di gravidanze è grave", ha
detto all'ANSA il ministro. "Non è questo lo spirito
dell'individuazione per competenze degli insegnanti voluta dalla
legge 107. Ho chiesto un approfondimento agli Uffici Scolastici
Regionali e invito le insegnanti a segnalare questi casi agli
Uffici. Ora - ha concluso il ministro Giannini - abbiamo tutti
gli strumenti per censurare le storture, grazie anche al nuovo
sistema di valutazione dei dirigenti scolastici".
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