Nato a Brooklyn da emigrati tedeschi,
russi e bielorussi secondo lo schema più tipico dei veri
americani di successo tra cinema e teatro, Melvin James
Kaminski, meglio noto come Mel Brooks, è quasi più famoso in
Italia che in patria. Di Hollywood e Broadway è stato un re
indiscusso tra gli anni '70 e lo scorso decennio, ma se oggi il
suo nome suscita ancora vera emozione e rispetto dalle nostre
parti, in America è un signore di 90 anni vagamente dimenticato.
Da noi invece l'autentica amicizia e venerazione da parte di
Ezio Greggio, il ricorrente successo del suo capolavoro
"Frankenstein Junior", la simpatia cinefila fanno ancora il
miracolo. E' in questo contesto che fa notizia la bella
retrospettiva-omaggio proposta dalla Cineteca Italiana di
Milano, con il titolo "Auguri Mel Brooks", che si colloca nei
giorni del suo novantesimo compleanno (il 28 giugno).
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