"L'Associazione nazionale magistrati
ritiene di non intervenire nel merito della tematica relativa al
referendum costituzionale", ma "sull'imprescindibile ed ovvio
presupposto che la Costituzione sia di tutti i cittadini
rivendica il pieno diritto dei magistrati a partecipare al
dibattito sul referendum, nelle forme da ciascuno ritenute
opportune e compatibili con il codice etico". Questo l'esito
della riunione del Comitato direttivo centrale dell'Anm chiamato
ad esprimersi sul referendum costituzionale. "L'Anm - ha detto
il presidente dell'Anm Piercamillo Davigo - si è dotata di un
codice etico che disciplina le forme di manifestazione del
pensiero: libertà di manifestare il proprio pensiero, ferme le
valutazioni di opportunità, e divieto di partecipare
all'attività politica in quanto tale". Ma se l'Anm si schierasse
"darebbe una falsa idea di unanimità su temi che invece non
trovano il consenso di tutti".
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