Non è il solito libro dell'artista in
vena di autocelebrazioni. Non è la cavalcata luminosa verso
premi, riconoscimenti, successi planetari. O meglio, in parte è
anche questo, ma il libro-intervista Passo d'uomo di Francesco
De Gregori col giornalista Antonio Gnoli è una conversazione a
due sulla vita, sull'arte e la bellezza, sulla filosofia e la
letteratura, su Dio e le religioni, sulla politica. E sulla
musica, ovviamente. Una conversazione che mette in relazione gli
aspetti personali dell'artista con una visione più generale
della vita.
Il libro, che prende il titolo da un brano del 2012 di
Francesco De Gregori, esce per Editori Laterza e parte
dell'infanzia del cantautore nell'Italia del dopoguerra per
passare nelle 230 pagine e oltre ad affrontare tanti aspetti. Ma
mettendo le cose in chiaro fin da subito: "Mi interessa che
venga fuori un ritratto, il primo e forse l'unico, in cui vorrei
che non passasse mai in secondo piano la fisicità del mio
lavoro. Che ho le 'mani sporche'. Guarda i miei calli".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA