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De Gregori, la mia vita a passo d'uomo

De Gregori, la mia vita a passo d'uomo

Conversazione a due con Gnoli, tra privato e pubblico

ROMA, 05 maggio 2016, 19:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non è il solito libro dell'artista in vena di autocelebrazioni. Non è la cavalcata luminosa verso premi, riconoscimenti, successi planetari. O meglio, in parte è anche questo, ma il libro-intervista Passo d'uomo di Francesco De Gregori col giornalista Antonio Gnoli è una conversazione a due sulla vita, sull'arte e la bellezza, sulla filosofia e la letteratura, su Dio e le religioni, sulla politica. E sulla musica, ovviamente. Una conversazione che mette in relazione gli aspetti personali dell'artista con una visione più generale della vita.
    Il libro, che prende il titolo da un brano del 2012 di Francesco De Gregori, esce per Editori Laterza e parte dell'infanzia del cantautore nell'Italia del dopoguerra per passare nelle 230 pagine e oltre ad affrontare tanti aspetti. Ma mettendo le cose in chiaro fin da subito: "Mi interessa che venga fuori un ritratto, il primo e forse l'unico, in cui vorrei che non passasse mai in secondo piano la fisicità del mio lavoro. Che ho le 'mani sporche'. Guarda i miei calli".
   

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