La Procura di Milano sta indagando
per l'ipotesi di reato di omicidio colposo, come di regola in
casi del genere, per la morte di Claudia Bordoni, 36 anni,
deceduta giovedì alla clinica Mangiagalli, dove era ricoverata
per complicazioni derivanti dalla gravidanza scaturita da
procreazione medica assistita cominciata all'ospedale San
Raffaele. La donna era incinta al sesto mese di due gemelli e
anche i feti non sono sopravvissuti.
Nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal pm Maura Ripamonti
e dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto, l'autopsia verrà
effettuata probabilmente a metà della prossima settimana. Prima
gli inquirenti dovranno acquisire le cartelle cliniche dei due
ospedali e anche di quello di Busto Arsizio (Varese), dove la
donna è stata visitata, e probabilmente poi anche come atto
dovuto a garanzia procederanno alle iscrizioni dei medici che si
sono occupati del caso nel registro degli indagati. "Siamo
ancora in una fase preliminare delle indagini", ha detto il
procuratore Pietro Forno.
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