Per i "profughi del papa", a Roma da
ieri sera dopo essere "scappati" da Lesbo a bordo dell'aereo
papale, è già scattata la ricerca di un ritorno alla normalità,
anche con un'inizio di "scuola di italiano".
La prima giornata in città delle tre famiglie siriane
ospitate dalla comunità di Sant'Egidio è passata cercando di
adattarsi alla nuova realtà. Un percorso iniziato già ieri sera,
quando sono stati accolti in Trastevere da una vera e propria
festa, con tanto di cena siriana per i sei adulti, i quattro
bambini e i due adolescenti. Tutti, in ogni caso, non fanno che
ringraziare Papa Francesco, spiegano gli operatori di
Sant'Egidio che sono con loro.
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