Rientra nella libertà di insegnamento,
garantita dalla Costituzione, l'impiego di un libro di testo
destinato agli studenti delle scuole medie inferiori nel quale,
"con sufficiente richiamo ai contesti storici e alla cronaca
anche recente", si parla della Sicilia con "espressioni e
giudizi generali perentoriamente negativi" definendola una
regione nella quale la mafia "impedisce di governare per il bene
della collettività" e "che riceve dallo Stato più di quello che
dà e consuma più di quello che produce". Lo ha stabilito la
Cassazione respingendo il ricorso del governatore della Sicilia
contro la casa editrice Principato e gli autori del libro 'Geo
Italia, le regioni' nel quale venivano espressi giudizi molto
duri sulla realtà socio economica dell'isola. Giudizi che la
Presidenza della Regione riteneva diffamatori della popolazione.
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