"Questa ordinanza del giudice
Schonsberg, è una colluvie di menzogne che, guarda caso,
ricadono puntualmente su di me e su Pandolfi; molte verità, ma
talmente mischiate a bugie e falsità da perdere la globale
visione della realtà dei fatti". Lo si legge in una nota
attribuita al monsignore arrestato, inviata dal "Comitato di
sostegno internazionale a don Patrizio Benvenuti". Benvenuti
afferma di non aver mai indotto alcuno a versare ingenti
capitali e di non aver mai promesso profitti. Lui stesso sarebbe
stato raggirato e tradito. Dice di aver assecondato il
finanziere francese Ventisette, "perchè avevo totale stima e
fiducia di lui". Il prelato ammette che la sua collaboratrice,
suor Donata, ha sottoscritto due atti costitutivi, ma
esclusivamente su intervento di Ventisette. Il sacerdote
smentisce, infine, di aver mai ricevuto denaro contante dalla
religiosa.
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