L'Isis rischia di mettere le mani
su alcune delle rotte più lucrose dell'eroina, quelle che
dall'Afghanistan passano per Iraq, Siria e Turchia. L'sos è di
Tom Keatinge, analista britannico del Royal United Services
Institute (Rusi). Per Keatinge, i bombardamenti degli ultimi
mesi, che hanno preso di mira infrastrutture e carovane
petrolifere controllate dai jihadisti, spingono gli uomini del
'Califfato' a cercare fonti di guadagno alternative per
finanziare la loro 'guerra santa'.
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