Nuovo 'braccio di ferro' tra
Giancarlo Galan e la Procura di Venezia sulle conseguenze del
coinvolgimento dell'ex ministro nel caso Mose. Traslocando da
Villa Rodella, la residenza sugli Euganei confiscatagli per
saldare la multa di 2,6 mln legata al patteggiamento, Galan ha
portato via anche i sanitari dei bagni, i camini e i
termosifoni, che non poteva toccare. Un 'malinteso', secondo i
suoi legali. Ora Galan ha scritto alla Procura dicendosi pronto
a restituire quanto è stato prelevato.
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