Anche l'attuale ad di Saipem, Stefano
Cao, "era al corrente che vedevo Farid" Bedjaoui, il "nuncius"
dell'allora ministro algerino dell'Energia Khelil. Lo ha messo a
verbale l'ex ad Eni Paolo Scaroni, nell'interrogatorio del 10
luglio, nel corso dell'udienza preliminare che lo vede indagato
per corruzione internazionale, assieme ad altre 11 persone, per
una presunta maxitangente da 198 milioni di dollari. Saipem ha
poi precisato che Cao non ha "mai incontrato il signor Farid
Bedjaoui".
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