"Perchè sono qui? Non capisco, non
ho fatto nulla". E' quello che va ripetendo in carcere Abdel
Majid Touil, il marocchino arrestato tre giorni fa su mandato di
Tunisi per l'attentato al museo del Bardo. Da quanto è trapelato
il 22enne, in isolamento a San Vittore, continua fare questa
domanda a chi ha avuto modo di incontrarlo. Touil, da tre giorni
al sesto raggio del carcere milanese, verrà interrogato dal
giudice della quinta Corte d'Appello di Milano Pietro
Caccialanza.
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