Le Big Five dell'industria hi-tech americana finiscono nel mirino dell'antitrust. La Federal Trade Commission (Ftc) vuole vederci chiaro sulle acquisizioni finalizzate negli ultimi anni da Amazon, Apple, Facebook, Microsoft e Alphabet, la società che controlla Google. Per questo ha chiesto tutte e cinque le aziende le informazioni sulle operazioni realizzate dal primo gennaio 2010 al 31 dicembre 2019. La richiesta, comunque, non dovrebbe riguardare le maxi operazioni, quelle più importanti che negli anni hanno interessato la Silicon Valley e la West Coast in genere, come l'acquisto da parte di Facebook di Instagram e di WhatsApp.
Tutte acquisizioni che già sono state a suo tempo al vaglio delle autorità federali e che hanno ricevuto un ok anche dal Dipartimento di giustizia. Piuttosto si indagherà sulle acquisizioni più piccole, quelle che di solito non necessitano di una particolare notifica alle autorità antitrust e che hanno un valore inferiore ai 90 milioni di dollari. La decisione del board Ftc, presa all'unanimità, è quindi tesa a comprendere meglio come le Big Tech usano le acquisizioni per accumulare sempre più potere, un aspetto che viene sempre più contestato a tutti i livelli.
Inoltre si vuole verificare in maniera più approfondita come i dati delle società acquisite, spesso dati sensibili e personali, vengono utilizzati. Questo anche alla luce dei diversi scandali verificatisi negli ultimi tempi, dal caso Cambridge Analyitica in giù. Intanto sul fronte delle fusioni è arrivato il via libera da parte di un giudice distrettuale alle nozze tra T-Mobile e Sprint, la terza e quarta società di tlc negli Stati Uniti. Si tratta di un'operazione da 26 miliardi di dollari con cui il nuovo polo lancerà la sfida sul fronte della tecnologia wireless e delle reti di nuova generazione 5G ai colossi At&t e Verizon. La fusione è destinata a dare uno slancio enorme alla competizione nel settore, anche se ancora manca l'autorizzazione dell'autorità della California.