(ANSA) - ROMA, 24 AGO - "La decisione del governo
australiano di bloccare Huawei dal mercato 5G è basata su motivi
politici, non è il risultato di un processo decisionale basato
sui fatti, trasparente o equo". Lo afferma Huawei in merito
all'esclusione dallo sviluppo delle reti mobili 5G in Australia,
a causa di timori relativi allo spionaggio.
"La legge cinese non concede al governo l'autorità di
obbligare le imprese di telecomunicazioni a installare backdoor
o dispositivi di ascolto o ad adottare comportamenti che
potrebbero compromettere le apparecchiature di telecomunicazione
di altre nazioni", sottolinea la compagnia in una nota. "Una
comprensione errata e ristretta della legge cinese non dovrebbe
servire come base per le preoccupazioni sul business di Huawei.
L'azienda non è mai stata incaricata di svolgere attività di
intelligence per conto di alcun governo".
"L'innovazione funziona perché gli innovatori sono premiati
per il loro lavoro, ma il governo ha effettivamente negato a
Huawei il diritto di competere per ottenere un ritorno
sull'investimento", evidenzia il colosso cinese. "Continueremo a
impegnarci con il governo australiano e, in conformità con la
legge australiana e le convenzioni internazionali pertinenti,
adotteremo tutte le misure possibili per proteggere i nostri
diritti e interessi legali".(ANSA).