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'Re download' Kim Dotcom potrà essere estradato negli Usa

L'Alta Corte neozelandese conferma il verdetto del 2015

WELLINGTON - Nuova puntata nel contenzioso legale di Kim Dotcom, l'eccentrico imprenditore fondatore del sito di pirateria informatica MegaUpload. L'Alta Corte neozelandese, confermando il verdetto del 2015 di un tribunale, si è espressa favorevolmente sull'estradizione di Dotcom negli Stati Uniti.

La decisione, a cui legali dell'imprenditore hanno già annunciato che faranno ricorso, si estende agli altri co-imputati, Mathias Ortmann, Bram van der Kolk e Finn Batato. Diverse accuse pendono su Dotcom e soci negli Usa, dalla violazione del copyright al riciclaggio. Kim Schmitz, questo il vero nome dell'imprenditore, è accusato di aver guadagnato almeno 175 milioni di dollari attraverso Megaupload, i cui utenti potevano scaricare brani musicali, film e serie tv evadendo i diritti d'autore. Il sito è stato poi chiuso dalle autorità americane per pirateria informatica.

Il 're del download' venne arrestato in Nuova Zelanda nel 2012: uscito dal carcere su cauzione, da allora ha registrato un album musicale e si è anche presentato alle elezioni del 2014, senza tuttavia raccogliere molti voti.

Secondo il team legale di Dotcom, la decisione dell'Alta Corte neozelandese è comunque una vittoria perché afferma che l'imprenditore può essere estradato non per violazioni del copyright, ma per associazione finalizzata alla frode.

"Abbiamo vinto e allo stesso tempo abbiamo perso", ha twittato Kim Dotcom. 

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