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Videogame simula sparatoria a scuola, è polemica

Genitori di studenti uccisi in Florida chiedono non diffusione

Suscita polemiche, negli Usa, un videogame che consente ai giocatori di simulare sparatorie all'interno di una scuola, aggirandosi nei corridoi mentre si accumulano uccisioni di civili e poliziotti. Il gioco, di prossima uscita, si chiama "Active Shooter" (traducibile come "uomo armato in azione") ed è stato condannato dai genitori di alcuni dei 17 ragazzi uccisi da uno studente lo scorso febbraio, nel giorno di San Valentino, in un liceo di Parkland, in Florida.

Lo "sparatutto", sviluppato dalla Revived Games ed editato da una società russa chiamata Acid, uscirà il 6 giugno sulla piattaforma di videogame Steam, della società Valve, a un prezzo compreso tra i 5 e i 10 dollari. I giocatori possono scegliere se essere l'uomo armato che terrorizza la scuola, oppure un membro della Swat - le forze speciali della polizia Usa - che tenta di neutralizzare il killer. Come riporta la stampa americana Ryan Petty, il padre di un 14enne vittima della strage di San Valentino, ha chiesto che il gioco non sia diffuso. "E' disgustoso che Valve stia cercando di trarre profitto dalla glorificazione delle tragedie che colpiscono le nostre scuole in tutto il Paese", ha detto l'uomo. "Mantenere i nostri figli al sicuro è un problema reale che riguarda le nostre comunità. Non è in alcun modo un gioco".

Per Andrew Pollack, padre di una 18enne uccisa nello stesso liceo, dietro la creazione e la pubblicazione di quel gioco ci sono "persone malate". "L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un allenamento simulato per le sparatorie a scuola. Si è davvero superato il limite".
   

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