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WhatsApp non va in Cina, si teme censura

Per esperti non è problema tecnico. Fonte al NYT:è opera governo

ROMA - WhatsApp potrebbe essere l'ultima applicazione di Facebook a cadere sotto i colpi della censura cinese. Da ieri, riferiscono i media locali, la chat sta registrando malfunzionamenti. Come dimostrano alcuni video pubblicati online, molti utenti non riescono a inviare foto e video, mentre per altri le difficoltà sono anche sui messaggi di testo. L'unica soluzione sembra essere l'uso di Vpn, cioè reti virtuali private, usate per bypassare il sistema di censura.

Nella mattinata di oggi, riporta il South China Morning Post, il problema pare rientrato per alcuni utenti, ma l'ipotesi che il malfunzionamento sia dovuto a ragioni di natura tecnica sarebbe da escludere. Esperti di sicurezza informatica che hanno analizzato l'infrastruttura di WhatsApp, infatti, hanno attribuito le difficoltà d'utilizzo al "Great Firewall", cioè alla censura di internet vigente nel Paese. Anche una fonte anonima citata dal New York Times ha indicato il governo cinese come origine del problema.

In Cina WhatApp è meno popolare della locale WeChat, ma è preferita da chi vuole tenere le conversazioni al riparo da sguardi indiscreti grazie alla crittografia che l'applicazione americana, a differenza di quella orientale, garantisce. Dopo il blocco di Telegram, negli ultimi mesi la chat è stata adottata come piattaforma di comunicazione da diversi dissidenti.

Per la società di Mark Zukerberg, WhatsApp sarebbe l'ultima vittima della censura cinese: Facebook è stato bloccato nel 2009, seguito da Instagram nel 2014. Anche Twitter, Google e Gmail sono bloccati.
   

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