L'intelligenza artificiale può rappresentare uno strumento utile per la protezione della privacy e dei dati personali, aumentando la capacità di un sistema di resistere agli attacchi informatici. È quanto emerge dal settimo forum annuale sulla privacy dell'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (Enisa), che si è aperto oggi a Roma, all'Università Luiss.
"Grazie all'intelligenza artificiale è possibile analizzare una grande mole di dati, con positive ricadute per la privacy", ha spiegato all'ANSA Maurizio Naldi, che insegna sicurezza informatica all'Università di Roma Tor Vergata e alla Lumsa di Roma. "I cosiddetti sistemi di machine learning possono, infatti, individuare facilmente eventuali anomalie nell'accesso ai sistemi informatici", ha chiarito l'esperto.
Il forum, organizzato dalla Luiss in collaborazione con l'Università di Roma Tor Vergata, è "un'occasione per discutere delle soluzioni tecniche e politiche da mettere in campo per la protezione dei dati dei cittadini".