Wikipedia diventa maggiorenne. Era il 15 gennaio del 2001 quando Jimmy Wales e Larry Sanger lanciavano l'enciclopedia online e partecipativa in lingua inglese.
L'edizione italiana sarebbe arrivata pochi mesi dopo, da un'idea dello stesso Wales di avviare l'iniziativa in diverse lingue. La piattaforma è tra i dieci siti più visitati al mondo. Lo scorso 3 luglio gli utenti italiani hanno avuto un assaggio di come sarebbe Internet senza Wikipedia: per protestare contro la direttiva Ue sul copyright la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare le pagine dell'enciclopedia online, iniziativa poi seguita da altre edizioni.
Wikipedia, gestita dalla fondazione non profit Wikimedia, conta più di 45 milioni di voci in oltre 280 lingue. Si sostiene grazie alla libera donazione degli utenti. L'universo fondato da Wales e Sanger è cresciuto anche su altri fronti: Wikimedia Commons per i file multimediali, il dizionario Wiktionary, la raccolta di citazioni Wikiquote, la guida turistica Wikivoyage. I 18 anni di vita di Wikipedia non sono stati corredati solo da successi.
L'enciclopedia online ha dovuto superare accuse di sessismo e di recensioni a pagamento. E resta famosa la diatriba con Philip Roth, morto nel maggio scorso: lo scrittore chiese una correzione alla piattaforma che gli rispose picche. Essendo un'enciclopedia collettiva, oltre alla sua richiesta, aveva bisogno di altre fonti per verificare. Ad aprile Wikipedia ha lanciato un progetto contro le fake news: si chiama Wikitribune e rilancia storie ed articoli scritti solo da giornalisti professionisti. E per contrastare le bufale si servirà sempre di più di un software di Intelligenza Artificiale.