Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Internet&Social
  1. ANSA.it
  2. Tecnologia
  3. Internet & Social
  4. Ex manager, Facebook fa a pezzi società

Ex manager, Facebook fa a pezzi società

Palihapitiya, nessun discorso civile o cooperazione

ROMA - "Facebook sta distruggendo la società". L'ultima accusa al social network, dopo gli attacchi dell'ex presidente Sean Parker e dell'investitore Roger McNamee, arriva da Chamath Palihapitiya, entrato nel 2007 nell'azienda di Mark Zuckerberg e diventato vicepresidente per la crescita degli utenti.

L'ex manager, intervenendo alla Graduate School of Business di Stanford, ha detto di provare "un tremendo senso di colpa" per la compagnia che ha contribuito a creare. "Penso che abbiamo creato strumenti che stanno facendo a pezzi il tessuto sociale di come funziona la società".

Palihapitiya ha puntato il dito non solo contro Facebook, ma contro tutti i social. "I cicli di feedback a breve termine che abbiamo creato, guidati dalla dopamina, stanno distruggendo il modo in cui la società funziona", ha dichiarato riferendosi al sistema di interazioni online basato su "cuori, like e pollici all'insù". Non c'è "nessun discorso civile, nessuna cooperazione", ma "disinformazione, menzogna". "E non è un problema americano - ha concluso - ma un problema globale".

Le parole di Palihapitiya arrivano dopo quelle di Sean Parker, secondo cui i social media "approfittano delle vulnerabilità della psicologia umana" con un meccanismo che crea dipendenza come una droga, e quelle di Roger McNamee, tra i primi investitori di Facebook, che ha imputato al social di alterare le menti della gente a colpi di disinformazione.
   

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie