Più presenza di donne e minoranze etniche nella forza lavoro del settore hi-tech. Lo ha chiesto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante il 'Demo Day', un incontro con le start-up tecnologiche che si è svolto ieri sera alla Casa Bianca. "Il prossimo Steve Jobs potrebbe chiamarsi Stephanie o Esteban", ha detto Obama secondo quanto riporta il Wall Street Journal. Obama ha ricordato che solo il 3% delle compagnie finanziate ha un fondatore donna, appena l'1% un fondatore nero.
Da alcuni anni i colossi tecnologici stanno pubblicando i report sulla presenza femminile e di minoranze nelle loro aziende. Tra le compagnie che hanno rilasciato un rapporto 2015 vincono eBay, con il 24% di donne impiegate in lavori tecnologici, e LinkedIn, che conta il 30% di donne ai vertici dell'azienda. Guardando alle minoranze, sono più avanti Yahoo, con il 69% degli impiegati Usa in lavori tecnologici di razze diverse da quella bianca, e LinkedIn, con il 36% in ruoli apicali.
Sul fronte dell'impiego femminile, ha conquistato l'attenzione dei media la campagna su Twitter di Isis Wenger, l'ingegnere donna che ha lanciato l'hashtag #ILookLikeAnEngeneer invitando chi fa questo lavoro a postare una foto per contrastare gli stereotipi e il sessismo nell'ambiente tecnologico. La campagna è nata dopo che una foto di Wenger, utilizzata dalla sua società OneLogin in una pubblicità per reclutare ingegneri, aveva scatenato una serie di commenti sessisti online.