A 60 anni dal suicidio è stato venduto per oltre un milione di dollari da Bonhams a New York, un taccuino di appunti scritti a mano del genio matematico britannico Alan Turing. E' la prima volta che un manoscritto di Turing, che decifrò il codice Enigma della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, viene battuto all'asta.
Bonhams non ha voluto rivelare l'identità del compratore che si è aggiudicato le 56 paginette con la copertina originale di tela rigida. Nel quadernetto sono contenuti appunti autografi di Turing nei mesi passati a Bletchey Park, il campus nel Buckinghamshire in cui il ministero della Guerra nel 1943 aveva riunito i migliori cervelli matematici del Paese nello sforzo di decifrare i codici usati dalle forze armate di Hitler. Turing, che nel 1954 si uccise dopo esser stato condannato alla castrazione chimica per omosessualità, aveva lasciato tutti i suoi libri a Robin Gandy, uno studente e stretto amico. Nel 1977 Gandy donò l'intera biblioteca al King's College di Cambridge con l'unica eccezione del taccuino, perché aveva usato alcune pagine lasciate in bianco per annotarci i suoi sogni. Il fatto che il libretto sia stato messo all'asta a New York ha creato scalpore in Gran Bretagna. Il testo, secondo i pochi che lo hanno visto, conterrebbe i primi tentativi di creare un linguaggio universale che avrebbe poi portato a quello dei Pc e il timore è che un documento contenente i primi tentativi di linguaggio dei computer elaborati da Turing finisca per lasciare per sempre il Paese: "Il governo britannico avrebbe dovuto far di più per impedirlo", ha scritto qualche giorno fa il Daily Telegraph.