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Uber fa la 'cresta' sulle mance, nuova grana per app

Accusata di non dividere equamente il 20% che fa pagare a tutti

Uber fa la 'cresta' sulle mance, non concedendo agli autisti una quota equa del 20% che fa pagare automaticamente ai suoi clienti. Ad accusare l'app di servizi di auto con conducente e' uno dei suoi clienti che presenta un'azione legale contro la società, l'ultima in ordine temporale, negli Stati Uniti, a finire nel mirino delle critiche per le mance. E' infatti già successo a Starbucks, il colosso delle caffetterie che ha dovuto restituire 100 milioni di dollari ai suoi baristi. E anche al popolare chef Mario Batali e al suo collega Joe Bastianich, giurato di Masterchef in Italia, che hanno patteggiato la restituzione di 5,25 milioni di dollari ai loro dipendenti newyorchesi.

Per Uber si tratta di una nuova grana dopo la polemiche delle scorse settimane, quando uno dei suoi manager si e' lasciato sfuggire la volontà di 'spiare' i giornalisti critici, rispondendo alla stampa con la sua stessa medicina. Affermazioni che hanno sollevato polemiche, riaccendendo il dibattito sulle pratiche poco chiare dell'app, già nel mirino delle autorità e contro la quale i tassisti di mezzo mondo sono scesi in campo per protestare. Fra le accuse recenti mosse e Uber c'e' quella di lavorare per un servizio di escort francese. Ma le critiche riguardano anche le sue tattiche aggressive per strappare e rubare autisti alla sua maggiore rivale americana, Lyft.

Il giudice Donna Ryu ha stabilito che Uber dovrà pubblicare lo scambio di e-mail fra il suo amministratore delegato, Travis Kalanich, e i legali del cliente che lo accusa di fare la 'cresta'. Le accuse sono chiare: Uber "inganna" i suoi clienti affermando di dividere equamente tra tutti la mancia del 20% che fa pagare, e della quale intasca invece la buona parte. Per l'app si tratta di un'accusa che arriva in un momento significativo per la societa' in forte crescita. Uber è infatti impegnata in un nuovo round di raccolta fondi: l'obiettivo è ottenere un miliardo di dollari. Una volta ottenuti i fondi, Uber verà valutata tra i 35 e i 40 miliardi di dollari, più del doppio dei 17 miliardi di dollari di giugno. Uber vale cioè 1,5 volte la capitalizzazione di Twitter e quanto la compagnia aerea Delta e il colosso agroalimentare Kraft.

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