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Scarsa connessione per 13 milioni di italiani, 4,3 senza web

Censis-Lenovo, il digitale migliora la vita ma emergono difficoltà

Sono 4,3 milioni gli italiani ancora senza una connessione di rete. Lo afferma un nuovo rapporto del Censis che, in collaborazione con Lenovo, ha stilato "La digital life degli italiani", un report che fotografa lo stato attuale dell'uso della tecnologia nel nostro Paese. Se 13,2 milioni di italiani hanno a che fare con connessioni domestiche lente o malfunzionanti, 22,7 milioni lamentano qualche disagio in casa durante le attività digitali, a causa di stanze sovraffollate (14,7 milioni) o della necessità di condividere i dispositivi con i loro familiari (12,4 milioni). "Siamo all'alba di una nuova transizione digitale. Ora serve un progetto di società pienamente inclusiva, che possa dare risposta alla domanda ancora insoddisfatta di dispositivi, connessioni, competenze, e superare le diversità di accesso" ha spiegato Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis.

Ad oggi, ci sono 24 milioni di italiani che non si sentono pienamente a loro agio nell'ecosistema digitale: 9 milioni riscontrano difficoltà con le piattaforme di messaggistica istantanea, 8 milioni con la posta elettronica, altrettanti con i social network e 7 milioni con la navigazione sui siti web e con le piattaforme che consentono di vedere in streaming eventi sportivi. 5 milioni non sanno eseguire un pagamento online e 4 milioni non hanno dimestichezza con l'uso delle app e delle piattaforme per le videochiamate e i meeting virtuali. Ma per chi riesce a navigare senza troppi problemi, i benefici nell'uso di smartphone e PC sono tangibili: 9 intervistati su 10 si dicono soddisfatti dei dispositivi che usano, considerati in linea con le attività svolte giornalmente.

Il 73% del campione vive in famiglie in cui ogni membro si connette con un proprio strumento, senza doverlo condividere, il 67,9% risiede in abitazioni in cui ciascuno ha uno spazio dedicato alla propria 'vita digitale' e il 69,4% si sente sicuro quando effettua pagamenti o altre operazioni finanziarie online. Il 55% degli italiani è convinto che la vita di coppia abbia tratto beneficio dalle opportunità offerte dai dispositivi digitali. Ma se il 42,7% dimostra una grande fiducia nel partner, sono 7 milioni quelli che rivelano di essersi sentiti gelosi a causa delle interazioni social dell'altro e 6 milioni che ne spiano le attività online. C'è una certa attesa per un nuova era di innovazione che potrà coinvolgere anche la Pubblica Amministrazione. L'85,3% dei cittadini spera che in un prossimo futuro possa dialogare via e-mail con gli uffici pubblici, l'85% che si possano richiedere documenti e certificati online, l'83,2% di poter pagare su internet in modo semplice e veloce tasse, bollettini e multe. Il 78,9% si aspetta di ricevere informazioni personalizzate via e-mail, sms o messaggi WhatsApp.  

Tanta semplificazione dunque ma senza dimenticare la protezione dei dati: il 76,4% vorrebbe poter conoscere le informazioni personali di cui la PA dispone, così da evitare inutili duplicazioni, il 75% vorrebbe comunicare via PEC nella massima riservatezza, il 74% vorrebbe poter accedere a tutti i servizi online con una sola password. La pandemia ha creato modalità 'ibride' nell'uso degli strumenti digitali che, per Censis e Lenovo, vanno monitorate. Il riferimento è al 66% di chi utilizza lo stesso dispositivo personale, smartphone e/o computer, anche per il lavoro e al 26,9% che impiega i dispositivi elettronici aziendali per ragioni personali, sottovalutando i rischi per sicurezza e privacy. "Ecco perché dobbiamo concentrarci su tecnologie più intelligenti" ha sottolineato Emanuele Baldi, Executive Director di Lenovo Italia. "Vogliamo perfezionare ulteriormente le innovazioni, per contribuire a una società digitale più connessa, sicura e inclusiva".
   

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