L'87% delle aziende nel mondo e il 94% in Italia incrementa o mantiene i propri livelli di occupazione nonostante l'automazione. Entro il 2030, la richiesta di 'soft skill', cioè le competenze sociali ed emotive, aumenterà del 22% in Europa. Sono i dati di una ricerca di ManpowerGroup dal titolo 'Humans wanted: robots need you' lanciata in occasione della presentazione a Milano di Assessment Lab, un team per individuare i talenti guidato da psicologi ed esperti del lavoro in tutto il territorio nazionale.
"Dobbiamo sfatare il mito dei robot come minaccia dei lavoratori - spiega Riccardo Barberis, amministratore delegato di ManpowerGroup - Non possiamo fermare l'evoluzione tecnologica, la nostra responsabilità è piuttosto quella di individuare le migliori soluzioni per integrare il lavoro umano con quello delle macchine. Per questo diventa sempre più importare attrarre e scegliere i talenti in possesso delle competenze soft più adatte e che siano in grado di valorizzare al meglio il lavoro delle macchine". L'utilizzo di strumenti scientifici, aggiunge, "aumenta la probabilità di scegliere la persona giusta per il ruolo più adatto dal 50% a più dell'80%".
Secondo la ricerca, la trasformazione e lo sviluppo delle competenze è il nuovo punto cruciale: l'84% delle aziende sta pianificando di aggiornare le competenze dei propri dipendenti nel 2020, nel 2011 erano il 21%. L'indagine ha riguardato 19.000 datori di lavoro in 44 paesi del mondo.