(ANSA) - ROMA, 28 LUG - L'erede del silicio, il grafene, si
prepara a fare il grande salto che gli permetterà di entrare
nella produzione industriale, con l'aiuto di un progetto europeo
guidato dall'Italia, con l'Istituto Nazionale di Ricerca
Metrologica (Inrim). E' un passaggio decisivo, che apre la
strada all'elettronica del futuro, con tablet flessibili o
perfino arrotolabili come pergamene, e che richiede misure
affidabili e standardizzate.
"Transistor, microprocessori e circuiti integrati potranno
beneficiare della mobilità degli elettroni che nel grafene è
particolarmente elevata", osserva Luca Callegaro, ricercatore
dell'Inrim e coordinatore del progetto triennale Grace,
finanziato dal programma europeo Empir, il cui obiettivo è
produrre conoscenze sulle proprietà del grafene da utilizzare
come base per elaborare una normativa internazionale.
Le misure permetteranno innanzitutto di confrontare le
tecniche volte alla produzione industriale finora messe a punto,
tutte costose e difficili, per cercare soluzioni più
accessibili. E' anche necessario stabilire regole per la
produzione industriale che garantiscano la qualità del prodotto
finale.
Partecipano ai lavori, appena avviati, gli istituti
metrologici di Spagna (Cem, Centro Espaol de Metrología) e Regno
Unito (Npl, National Physical Laboratory e Università di
Manchester) con le aziende spagnole DasNano e Graphenea, la
tedesca Isc (International Standards Consulting) e gli enti
normativi Vde (Verband der Elektrotechnik, Elektronik und
Informationstechnik), l'Associazione per le tecnologie
elettriche, elettroniche ed informatiche con sede di Germania, e
Iec (International Electrotechnical Commission).
"Dai nostri esperimenti - rileva Callegaro - deriveranno le
linee guida sulla base delle quali lo Iec potrà redigere la
normativa e allora il grafene, realizzato secondo standard
riconosciuti e dotato di proprietà definite e certificate, potrà
trovare tutte le applicazioni che le sue molteplici proprietà
suggeriscono". (ANSA).