IBM inaugura a Monaco di Baviera, in Germania, la sua sede centrale globale di Watson Internet of Things (IoT): un edificio avveniristico che ospita mille tra sviluppatori, consulenti, ricercatori e progettisti al lavoro su tecnologie per l'Internet delle Cose, ovvero la connessione in rete tra oggetti diversi che può essere impiegata dalle case 'smart' a intere città 'intelligenti'.
La nuova sede, spiega l'azienda, è il maggior investimento di IBM in Europa negli ultimi 20 anni. Una ulteriore testimonianza dell'impegno del colosso informatico per l'Internet degli oggetti dopo l'annuncio, 8 mesi fa, dell'investimento di 3 miliardi di dollari per questo mercato che secondo le stime dovrebbe raggiungere 17 trilioni di dollari entro il 2020.
Il centro di Monaco punta a guidare l'innovazione collaborativa con clienti, partner, ricercatori e data scientist per creare nuove opportunità di crescita nel settore. "Internet delle cose sarà presto la maggiore sorgente unica di dati del pianeta, eppure il 90% di questi dati rimane ad oggi inutilizzato", spiega Harriet Green, general manager per Watson IoT and Education. "Grazie alla sua profonda capacità di sentire, ragionare e apprendere, Watson apre la via a imprese, governi e privati verso l'uso consapevole in tempo reale di questi dati".
Oltre al centro di Monaco IBM annuncia anche otto nuovi centri di dedicati alla client experience Watson IoT in Asia, Europa e nelle Americhe.