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Dopo due anni si riaccende l'Lhc del Cern

Il direttore Rolf Heuer, siamo contentissimi

Dopo due anni di manutenzione, si è riacceso il Large Hadron Collider (LHC) del Cern, il più grande acceleratore di particelle del mondo grazie al quale è stata confermata l'esistenza del bosone di Higgs. Nell'Lhc ha completato il giro - all'interno dell'anello di 27 chilometri - il secondo fascio di protoni, dopo che il primo fascio aveva già terminato il primo percorso. La procedura di accessione è così terminata, ora la macchina può considerarsi finalmente accesa. Comincia così la fase dei test che entro l'estate permetterà di ottenere le prime collisioni tra fasci di protoni per andare alla scoperta della nuova fisica. 

"Sono contentissimo come lo sono tutti qui al centro di controllo del Cern", ha commentato il direttore generale Rolf Heuer. 

"Con il ritorno in funzione del più grande acceleratore del mondo si apre la porta su un universo sconosciuto e imprevedibile: lo ha detto Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), l'ente che coordina la partecipazione dell'Italia al Cern di Ginevra e al progetto del Larga Hadron Collider (Lhc). "Con la ripartenza di Lhc, l'avventura ricomincia, ci stiamo lasciando alle spalle il bosone di Higgs e ora si apre per noi una porta su un mondo che non conosciamo", commenta Ferroni. "Confidiamo - aggiunge - che questa nuova esplorazione possa aiutarci a gettare un po' di luce sulle componenti oscure dell'universo, ma speriamo anche in sorprese inaspettate. Le premesse sono delle migliori, non resta quindi che augurare buon lavoro a Lhc".

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