Ricercatori come ologrammi per esplorare Marte: possono camminare sul suolo rossastro e chinarsi ad esaminare le rocce, osservandole da diversi punti di vista proprio come fanno i geologi sulla Terra. Diventa possibile grazie al software nato dalla collaborazione fra il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e la Microsoft.
Chiamato OnSight, il software sfrutta la tecnologia indossabile HoloLens della Microsoft. L'ambiente marziano viene ricostruito sulla base dei dati forniti da Curiosity, il robot laboratorio della Nasa che dal 6 agosto 2012 sta esplorando il grande cratere Gale, uno dei luoghi marziani nei quali potrebbero trovarsi eventuali tracce di vita passata. Proprio le immagini catturate da Curiosity, combinate con i dati forniti dallo stesso rover, permettono di ricostruire il panorama marziano in 3D, in un mix di reale e virtuale generato dalla combinazione fra immagini reali e immagini generate al computer.
Il risultato è un ambiente nel quale i ricercatori possono 'interagire' con Marte in modo più umano, così come di pianificare le operazioni di Curiosity. ''Questo software dà ai ricercatori che lavorano su Curiosity la possibilità di esplorare Marte senza muoversi dal loro ufficio'', osserva Dave Lavery, responsabile della missione Msl (Mars Science Laboratory) che ha portato Curiosity sul suolo marziano. E' uno strumento, ha aggiunto, ''che trasforma la nostra percezione di Marte e il modo in cui studiamo l'ambiente del pianeta che circonda il rover''.