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Dai cavi più sottili del mondo i futuri tablet

Sono spessi appena tre atomi

Cavi dello spessore di soli tre atomi permetteranno di produrre tablet e schermi televisivi così fini da poterli arrotolare.
Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori dell'università americana Vanderbilt di Nashville nel Tennessee e coordinati da Junhao Lin, è stato pubblicato su Nature Nanotechnology.
Utilizzando un microscopio elettronico a scansione i ricercatori, attraverso un fascio di elettroni, hanno creato i cavi elettrici più piccoli mai realizzati prima. Questi fili dello spessore di soli tre atomi sono composti da materiali semiconduttori come il molibdeno, o il tungsteno combinato con zolfo o selenio, metalli che hanno la predisposizione a formarsi uno materiale composto da pochi atomi di spessore. Sono inoltre materiali che possiedono diverse qualità come resistenza, flessibilità, trasparenza ed elevata mobilità di elettroni ossia di conducibilità. Questi minuscoli fili flessibili potranno essere utilizzati come cablaggi per collegare transistor, resistenze e diodi all'interno dei circuiti integrati. Detti anche microchip, questi circuiti integrati sono componenti elettronici che contengono più circuiti miniaturizzati come possono essere i processori dei computer. A volte più piccoli di un'unghia i circuiti integrati possono contenere più di 30 chilometri di cavi di rame che potranno un giorno essere sostituiti dai nanocavi che sono più piccoli di circa mille volte.
Secondo i ricercatori questa tecnologia rappresenta un nuovo ed entusiasmante modo di manipolare la materia su scala nanometrica e dovrebbe dare un forte impulso agli sforzi per creare circuiti elettronici composti da monostrati atomici che rappresentano la forma più sottile possibile per gli oggetti solidi. Secondo Lin questa ricerca stimolerà un enorme interesse nella progettazione dei sistemi monostrato poiché potrà essere applicata a qualsiasi strumento elettronico. "È troppo presto per prevedere quali tipi di applicazione si possono produrre - ha commentato Sokrates Pantelides che ha partecipato allo studio - ma se si lascia andare la fantasia, si possono immaginare tablet e schermi televisivi così sottili da essere arrotolati prima di riporli in tasca o in piccole borse".
L'interesse verso i materiali monoatomici si era già sviluppato nel 2004 quando fu scoperto il grafene anch'esso formato da un sottilissimo strato di atomi di carbonio a forma di nido d'ape.
Nonostante le sue ottime proprietà il grafene però ha dimostrato dei limiti nella sua applicabilità nei comuni dispositivi elettronici.

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