"Speriamo che tutto vada bene, non come
a Londra". C'è un po' di scaramanzia nelle parole di Rafa Nadal
che andrà a Rio nella doppia veste di tennista in corsa per
l'oro e di portabandiera della Spagna. Dalla sua Manacor, dove
il 30enne maiorchino ha presentato un museo a lui dedicato, si
dice entusiasta dell'avventura olimpica: "Spero di arrivare
all'appuntamento ben preparato ma, come dico sempre, non c'è mai
niente di sicuro in questa vita".
L'ottimismo comunque c'è e il recupero dall'infortunio al
polso, che gli ha impedito di andare al Masters di Toronto e a
Wimbledon, prosegue. "Mi sento bene - conferma il n.4 Atp - I
tempi sono giusti: ci sono due settimane e mezzo prima del
torneo olimpico. Gareggiare ai Giochi è un'esperienza rara nella
carriera di un atleta: spero quindi che tutto vada bene e non
come a Londra". Dove Nadal già doveva sfilare come portabandiera
della Spagna e vi dovette invece rinunciare per un infortunio
che gli fece saltare l'appuntamento olimpico e anche una
probabile medaglia.
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