Valentino Rossi è stato dimesso poco prima delle 18 dall'ospedale Infermi di Rimini dove era giunto ieri in seguito a una caduta su una pista di motocross a Cavallara, nel pesarese, in cui aveva riportato un trauma toracico addominale. A confermare l'uscita dal nosocomio del pilota di Tavullia, senza incrociare i giornalisti, è stato il primario di ortopedia Giannicola Lucidi, che non si è sbilanciato sulla possibilità per il campione di partecipare al prossimo GP d'Italia in programma al Mugello il 4 giugno.
Valentino Rossi, ha proseguito il primario intervenuto a titolo di amico del pilota, "ci ha fatto prendere un bello spavento, speriamo si rimetta in fretta. Ieri - ha detto - era molto sofferente, molto provato, assolutamente molto addolorato: le indagini che sono state fatte hanno permesso di escludere delle lesioni gravissime però - ha proseguito Lucidi - siamo ancora in una situazione in cui non va sottovalutato nessun aspetto del suo quadro clinico". Il fatto che sia stato dimesso in 24 ore, è stato osservato dai cronisti, non va considerato come un fatto positivo? "E' un regalo che Valentino ha voluto fortemente dare: lui è una persona un po' sopra le righe".
Medico, non possiamo dire quando Rossi riprenderà gare - Alla luce del trauma toraco - addominale riportato ieri da Valentino Rossi in un incidente su una pista di motocross a Cavallara, nel pesarese, "non possiamo dire quando riprenderà le gare". Lo ha detto, parlando come amico del pilota pesarese, il primario di ortopedia dell'ospedale Infermi di Rimini, Giannicola Lucidi. Quindi - è stato chiesto dai cronisti - è possibile che non partecipi al prossimo gran premio d'Italia in programma al Mugello il 4 giugno? "Non ho detto questo - ha replicato il medico - ma va controllato, va monitorato nei prossimi giorni". Sarà difficile quindi, è stato chiesto ancora, che possa correre la prossima settimana? "A questa domanda non riesco a rispondere - ha aggiunto - perché potrebbe stupirci: da tifoso spero, come medico dobbiamo vedere".
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