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Valentino Rossi vince Gp Argentina Moto Gp FOTO. La prima vittoria di 'Vale' nel 1994, cronaca Ansa

Il premier Matteo Renzi a Rtl commenta entusiasticamente il successo di ieri

Ancora una vittoria per Valentino Rossi, all'eta' di 36 anni. La prima vittoria in assoluto del ''dottore'' risale invece al 25 settembre 1994, quando il pilota di Tavullia si affermo' a Monza a 15 anni in una gara delle Sport Production. Questa la cronaca Ansa della gara.

25 SETTEMBRE 1994- MOTO: ROSSI 'FIGLIO D'ARTE' VINCE NELLE SPORT PRODUCTION

(ANSA) - MONZA (MILANO), 25 SETTEMBRE 1994 - Bella giornata per il motociclismo italiano a Monza. Due giovanissimi partecipanti alle gare Sport production, si sono dati battaglia in pista strappando al numeroso pubblico gli applausi dopo una gara emozionante conclusasi in volata sul traguardo. Valentino Rossi, 15 anni, figlio di quel Graziano Rossi protagonista del motomondiale negli anni '80, negli ultimi metri di gara e' riuscito a mettere le ruote anteriori della sua Cagiva 125 davanti alla nera Aprilia-Chesterfield del rivale Paolo Tessari. ''E' ancora presto per dirlo - hanno commentato i due ragazzini al termine dell' emozionante gara della 125 Sport production valida per il Campionato italiano - ma se arriveremo al mondiale potremmo iniziare una nuova sfida simile a quella tra Capirossi e Biaggi che sono i nostri idoli. Con una sola differenza, che noi siamo veramente amici. Anche se in pista siamo rivali''. La giornata monzese ha visto vincere, a sorpresa, Massimiliano Marchini (Ducati) nella 750 dopo un dominio di Bruno Cifarici, Marchini ha realizzato la media piu' alta della giornata a 177,704 chilometri orari. Marco Carnevale (Aprilia) si e' imposto nella 125 Over. Successo infine di Michele Malatesta nella classe 600 ma la classifica dovra' essere confermata dai risultati delle verifiche tecniche per un reclamo. Ultimo appuntamento per l' assegnazione dei titoli tricolori Sport production il 16 ottobre a Misano Adriatico.

Valentino Rossi non finisce mai di stupire. Si affermo' gia' giovanissimo e questa e' la prima notizia dell'Ansa in cui si parlo' di lui, il 14 maggio 1994, ormai 21 anni fa, quando l'allora 14/enne figlio del pilota Graziano Rossi si mise in luce in una prova dei campionati italiani di velocita'.  

14 MAGGIO 1994 - MOTO: CAMPIONATI ITALIANI; PROVE AL SANTAMONICA

(ANSA) - MISANO ADRIATICO (FORLI'), 14 MAG - La leggera pioggia, caduta nella prima mattinata, non ha influenzato l' esito delle prove ufficiali per la formazione delle griglie di partenza del quarto e penultimo appuntamento degli assoluti d' Italia di velocita' al Santamonica di Misano per le classi 125, 250, 600SS, Open, Supermono e Superbike (queste ultime impegnate in due manche con punteggi separati). Il miglior tempo nelle 600SS lo ha realizzato Gian Maria Liverani (Honda) con 1' 41'' 686 alla media di km.143,736. L' attuale campione tricolore ha avuto ragione di Paolo Casoli (Honda Rum) per soli 764 millesimi di secondo; terzo Massimiliano De Giovanni (Honda) staccato di 2'' 360. Liverani ha gia' vinto le tre prove precedenti e guida la classifica con 60 punti. Nelle Open il piu' veloce e' stato Fabrizio Furlan (Kawasaki) con 1' 39'' 905 (media km.146,298); dietro di lui il campione uscente Marco Dall' Aglio (Yamaha Gem) con il lievissimo distacco di 24 millesimi di secondo. La classifica dopo le prime tre prove e' condotta da Dall' Aglio con 46 punti davanti a Bruno Scatola (Honda) staccato di un solo punto. La pole position delle Superbike e' stata conquistata da Piergiorgio Bontempi (Kawasaki) con 1' 37'' 098 alla media di km.150,528. Il campione tricolore in carica, Fabrizio Pirovano (Ducati) si e' piazzato al secondo posto, a 165 millesimi.  La 125 e' stata divisa in due gruppi. Nel primo il piu' veloce e' stato Ivan Cremonini (Aprilia) con 1'42''398 alla media di 142,737 kmh; nel secondo ha primeggiato Roberto Locatelli (Aprilia) che con 1'41''126 (media 144,105) ha ottenuto la pole position per la gara di domani. Il giovanissimo Valentino Rossi (Sandroni), quattordicenne figlio di Graziano, ex centauro ed ora pilota di auto, si e' piazzato al quarto posto nel suo gruppo ed ottavo nella griglia di partenza. Nelle 250 il campione in carica, Marcellino Lucchi (Aprilia) partira' in prima fila grazie alle pole position realizzata con 1'36''325 alla media di 151,736. Paolo Casoli (Honda) ha concluso la prova con un distacco di 1''708. Davide Bulega (Aprilia) che aveva raggiunto la vetta della graduatoria generale a Monza con 44 punti davanti ai 40 di Lucchi, si e' classificato al terzo posto con un distacco di 1''792. Infine nelle Supermono il tempo migliore lo ha fatto registrare Roberto Teneggi (Yamaha) con 1'42''768

 

"E' pazzesco, dopo l'ultimo Gran premio l'ho chiamato: Valentino Rossi non finisce mai di stupirci". Così il premier Matteo Renzi a Rtl commenta la vittoria di ieri di Valentino Rossi.

Valentino Rossi si conferma il pilota più in forma della MotoGp. Il nove volte iridato ha conquistato in Argentina la sua cento decima vittoria in carriera, la settantunesima in MotoGP. Nonostante la carriera lunga, poi non perde nemmeno la voglia di scherzare che lo ha contraddistinto nella sua lunga carriera presentandosi sul podio di Rio Hondo con la maglia della nazionale argentina, la numero 10 dedicata a Maradona. "Mi dispiace per la caduta di Marquez - ha detto Rossi - ma lui mi aveva toccato prima (alla curva 2, ndr) e poi mi è venuto addosso poco dopo dietro (nella curva 4, ndr). Per me è stata una gara fantastica, la mia moto andava benissimo e sono stato in grado di tirare fino alla fine. Sono già a due vittorie, credo che poter lottare fino alla fine della stagione". La chiave della vittoria di Rossi, oltre alla sua grande esperienza e maestria, sta anche nella scelta del pneumatico posteriore extra hard, mentre Marquez è andato in crisi proprio per aver scelto di usare in gara una gomma dura. La difficoltà nella guida dello spagnolo ha spronato Rossi, che ha raggiunto il rivale già a 4 giri dalla fine. Rossi ha atteso il momento buono per il passaggio ma Marquez ha commesso i due errori che lo hanno portato alla caduta. Sul podio con Rossi festeggia anche Andrea Dovizioso. Il pilota con la Ducati non ha potuto seguire però Valentino nella sua rincorsa verso Marquez nelle battute finali della gara. "Non ero in grado di andare con Valentino - ha detto Dovizioso - in alcune curve perdevo anche un decimo e non potevo spingere di più. Comunque è stata una gara ottima per noi, stiamo lavorando nella direzione giusta". La Ducati ha sfiorato la soddisfazione di avere due GP15 sul podio come successo ad Austin. Andrea Iannone, infatti, ha perso negli ultimi metri prima del traguardo il duello con Cal Crutchlow. Il pilota di Vasto ha comunque fatto una gara maiuscola, anche se non è mai stato in grado di lottare per la vittoria. Esce sconfitto Marc Marquez dal week end di Rio Hondo. Il campione del mondo in carica sembrava poter bissare il successo dello scorso anno. Partito alle spalle di Aleix Espargarò, Marquez una volta in testa ha iniziato a creare il vuoto dietro di lui, arrivando ad accumulare fino a 5 secondi di vantaggio, ma il degrado degli pneumatici a causa dell'aumentare della temperatura dell'asfalto lo ha reso vulnerabile agli attacchi di Valentino Rossi, che oltre alla vittoria ha consolidato la sua leadership in campionato, mettendo tra lui e lo spagnolo 30 punti di distacco.

Lo strapotere di Marquez sembra iniziare a cedere. Il pilota spagnolo che lo scorso anno ha dominato la stagione conquistando il suo secondo mondiale consecutivo in MotoGP, ha iniziato malissimo la stagione. Un errore e un quinto posto in Qatar, una vittoria ad Austin e una caduta contro Valentino Rossi in Argentina, il risultato non è favorevole in ottica campionato. "Questa secondo me è una vittoria importante per il campionato - ha detto Rossi - perché è caduto e ha perso tanti punti, ma anche perché l'unico che lo è andato a prendere sono stato io e sicuramente ha capito che quest'anno se vuole vincere non sarà così facile e dovrà fare i conti con me anche. Marc è uno che da' il tutto per tutto, il cento per cento o zero, tante volte sfiora, tocca gli altri piloti, ma questa volta gli è andata male. Se mi avesse buttato giù sarebbe stato un problema". La gara di Rossi non è stata così semplice, Valentino partiva dalla terza fila dello schieramento e ha dovuto lavorare parecchio per arrivare a Marquez. "E' stato bello - ha detto Rossi - vederlo lontano, sapere che era lui in Argentina con la Honda ufficiale, poi giro dopo giro diventa sempre più grande e pensi: magari oggi lo prendo. Penso che questa sia stata la gara più bella, perché averlo davanti e vedere che puoi andare a prenderlo aiuta a rimanere concentrati e a mantenere l'adrenalina e non sentire la fatica. Secondo i miei calcoli vedendo Marquez che si avvicinava sapevo di potergli arrivare vicino e poi speravo che lui avesse sempre più difficoltà giro dopo giro". Lo scorso anno a Misano Marquez commise un errore provando a stare dietro a Rossi, in Argentina la storia sembra si sia ripetuta. "Se un pilota va forte come va Marquez - analizza Rossi - e vince anche 10 gare di fila, è normale che non sbaglia di solito, perché guida con una certa sicurezza. Devono essere i suoi avversari che devono cercare di dargli fastidio. Oggi lui ha sbagliato, ma il campionato è lunghissimo, l'importante è che siamo li. Marquez ha fatto tutto bene fin quasi alla fine, l'errore è stato quello di mettere la gomma hard e non l'extra dura". Un errore che non ha fatto Rossi, che fino alle qualifiche di sabato non era molto contento del set up della sua moto. "Sabato avevo comunque già fatto vedere che dopo qualche giro andavo forte - ha detto Rossi - ma non ero a posto. Nel warm up abbiamo fatto una modifica e mi sono trovato bene. Sapevo di dover partire bene, ma Iannone mi ha dato una carenata alla prima curva e mi ha fatto perdere un po' di tempo. Li sinceramente ho creduto di non poter arrivare fino a Marquez, ma sapevo di far almeno secondo, poi però è andata meglio". Finale sulla maglietta dell'Argentina n.10 dedicata a Maradona: Perche' lui e non Messi? ''Diego è stato un eroe sportivo per tutti quelli della mia generazione, ma anche per tutto il mondo. Era sempre decisivo. L'avevo pronta anche l'anno scorso ma non sono salito sul podio. Il numero 10 ricorda Maradona e non i miei possibili 10 titoli". Una vittoria in Argentina con dedica speciale salutata su Facebook dallo stesso ex Pibe de Oro che ha ringraziato il pilota della Yamaha: "Grazie mille Valentino!!!".

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