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F1: Circus perde 'ombrelline', da 2018 niente grid girl al via

F1: Circus perde 'ombrelline', da 2018 niente grid girl al via

Annuncio Liberty Media: 'pratica non più in linea nostri valori'

06 febbraio 2018, 16:17

Redazione ANSA

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F1: Circus perde 'ombrelline ', da 2018 niente grid girl al via © ANSA/EPA

F1: Circus perde  'ombrelline ', da 2018 niente grid girl al via © ANSA/EPA
F1: Circus perde 'ombrelline ', da 2018 niente grid girl al via © ANSA/EPA

Niente più 'gioie', ma solo motori nella Formula 1 del futuro che farà a meno del fascino delle grid girl. Una rinuncia destinata a far discutere per un Circus accusato negli ultimi anni di regalare più sbadigli che emozioni vere e proprie e che, con l'avvento della nuova gestione americana, aveva promesso il ritorno dello show tra sorpassi, glamour e business. Addio alle cosiddette 'ombrelline' che era nell'aria da tempo, spinta evidentemente dagli echi degli scandali sessuali che hanno infangato il mondo dello sport e dello spettacolo a stelle e strisce, e ufficializzata oggi da Liberty Media che dalla prima griglia di partenza della stagione 2018, all'Albert Park di Melbourne, farà sparire le bellezze da sogno protagoniste della consueta sfilata tra bolidi e campioni prima che la luce verde del semaforo dia il via al Gp di turno riportando tutti alla realtà della corsa.

Una rinuncia che farà discutere appassionati (chissà cosa ne pensa l'ex patron Bernie Ecclestone sempre attento al lato glamour della sua F1) e giustificata dalla nuova proprietà statunitense come una decisione in linea con i valori del mondo d'oggi. "Nell'ultimo anno (il primo della nuova gestione) abbiamo notato molte aree dello spettacolo che hanno bisogno di essere aggiornate e adeguate a quella che è la nostra visione dello sport - ha spiegato Sean Bratches il managing director della F1 - Tra queste, appunto, le ombrelline. Il loro utilizzo è stato per decenni un elemento di base della F1.

Oggi, invece, sentiamo chiaramente che questa pratica non è più consona con i valori del nostro marchio, ed è chiaramente in disaccordo con le regole di base della società moderna". Motivazioni che fanno venire in mente quanto accaduto di recente con i casi di molestie sessuali nel cinema (caso Weinstein) e nella ginnastica americana.

"Non pensiamo dunque - conclude Bratches - che questa pratica sia più appropriata e nemmeno più tanto rilevante per la Formula 1 e per i suoi fan. Sia quelli nuovi, sia quelli vecchi, in tutto il mondo". Un annuncio che dovrà fare inevitabilmente i conti con i primi sondaggi social totalmente contrari alla decisione di spezzare il naturale e storico connubio tra donne e motori.

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